A Mondragone si usa questo detto per indicare che è impossibile opporsi all’ineluttabilità del destino. Il detto è nato da un fatto realmente accaduto tra gli anni 50/60.
Nel paese c’era, all’epoca, un nutrito gruppo di pescatori e secondo l’usanza ognuno di essi aveva il suo soprannome o contranome, tra cui un certo “Piciuocco”. ( E’ da notare che questo termine veniva usato anticamente con l’accezione di “ragazzo, giovinetto”. Anche nel dialetto di Serrara Fontana, a Ischia, “peciocca” sta per giovinetta, “piciuocco” sta per giovinotto, in Sicilia “picciotto” sta per giovane, ragazzo).
Una mattina, dopo aver pescato tutta la notte, i pescatori con le loro barche stavano tornando verso terra. Purtroppo successe che alla barca di Piciuocco si ruppe il timone e la barca anziché andare verso riva, rientrava in mare. Gli amici che rientravano, vedendolo, gli gridavano: - Piciuò, ma addò vai? E lui, impotente, rispose: - Eh, addò va a varc, va Piciuocc! Poi, fortunatamente, dopo varie peripezie, riuscì a condurre la barca a riva.
