E CAMPAT … ANN CCHIU’ D RU PUORC!
A Mondragone , ancora oggi, qualche volta, quando qualcuno chiede l’età ad una persona, una volta ottenuta la risposta, ribatte con un’espressione spiritosa, in cui paragona la vita della persona a quella del maiale, lasciando l’interlocutore basito e senza parole. Sottraendo un anno all’età effettiva, gli dice scherzosamente che i rimanenti anni li ha vissuti in più al maiale.
Se, ad esempio, l’età viene chiesta ad un ragazzo di 15 anni, questi si sentirà rispondere che ha vissuto 14 anni più del maiale perché, in effetti, la vita di un maiale dura un anno all’incirca. Come sia nato questo scherzoso modo di dire mondragonese non sia sa ma certo è che il maiale è spesso presente nei nostri detti e racconti popolari.
Era un animale che aveva un importante ruolo nell’alimentazione contadina, quello di fornire proteine animali, insieme al pollame, in un’ alimentazione prettamente vegetariana. L’uccisione del maiale veniva vissuta come una festa perché forniva l’approvvigionamento di carne e salumi che durava per tutto l’anno, era simbolo di abbondanza e prosperità per la famiglia contadina.
Nessun commento:
Posta un commento