Alla presentazione del libro PER LE VIE DEL BORGO il prof. Ambrisi ha raccontato un episodio esilarante e tragicomico, accaduto negli anni ’50, da lui definito “Il fatto delle tre Carmele” perché la cugina che gli ha raccontato il fatto si chiamava Carmela, come anche una sua vicina di casa analfabeta e una zia di quest’ultima, che era morta in America.
Negli anni ’50, appena dopo la guerra, l’italia era in fase di ricostruzione e c’era carenza di tutto.
I Mondragonesi emigrati in America non avevano dimenticato le proprie origini e mandavano ai loro parenti dei pacchi con vestiti e prodotti alimentari non deperibili.
La signora Carmela analfabeta che abitava ai Sabatini, un giorno ricevette un pacco da una sua cugina che viveva in America. Nel pacco c’era anche una lettera di accompagnamento ma lei in quel momento, incuriosita, non aveva tempo di andare a farsela leggere. Aprì il pacco e dentro trovò dei vestiti, zucchero, caffè e una boccettina con un po’ di povere all’interno.
Visto era arrivato lo zucchero, e lei aveva già a disposizione la farina e le uova, preparò un dolce e sopra mise la polverina, pensando che fosse una specialità americana, forse lievito come il Pane degli Angeli. Tutti lo mangiarono.
Poi con calma andò dalla vicina a farsi leggere la lettera. La cugina del prof. leggeva: - “… Con i vestiti vi ho mandato un po’ di zucchero e caffè e vi ho messo una boccettina con un pizzico delle ceneri di mia madre, che ha voluto essere cremata e non seppellita. Conservala e ogni giorno accendile un lumino, come fai con gli altri morti della nostra famiglia.
Non aveva neanche finito di leggere che la signora Carmela scoppiò a piangere a dirotto tanto che gli strilli dai Sabatini arrivarono a Piazza Umberto e diceva tra le lacrime: C(i)’ ammu mangiat a zi Carmela!!!