LE CAPUZZELL D’ANGIULIGLJ
Un pittore edile del Rione S. Angelo aveva fama di essere molto bravo e tutti lo chiamavano perché non solo era attento e curato nel pitturare la casa ma decorava i soffitti con bei rosoni affrescati, sulle pareti faceva comparire all’improvviso cornici preziose raffiguranti amorini, puttini e teneri bambini cicciottelli alati.
Solo che quando faceva queste decorazioni voleva rimanere solo.
- E comm pitt beglj, fa ciert capuzzell d’angiuliglij !!! commentavano i compaesani .
E credendo che fosse tutta opera sua, pensavano che fosse nato un nuovo Giotto o un altro Raffaello o un Tiziano. Chissà!
Erano troppo curiosi, però, e un giorno aprirono la porta e si resero conto che non era opera del suo sacco. Usava la decalcomania, una tecnica con cui un disegno può essere trasportato su una superficie da un foglio dipinto o impresso. Anche le figure scolpite venivano semplicemente incollate.
Ci rimasero un po’ male, in verità, perché ci avevano davvero creduto…
Grazie sempre alla nostra Clara Ricciardone
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