lunedì 13 dicembre 2021

A santa Lucia nu passo de gallina

  •  A santa Lucia nu passo de gallina
  • A sant’ Anieglio nu passo d’ainieglio

Il detto accomuna S. Lucia e S. Aniello perché festeggiati a un giorno di distanza l’una dall’altro, la prima il 13 e il secondo il 14 dicembre. Sta significare che mentre il 13 dicembre, a santa Lucia, le ore di luce durano molto poco come poca è la distanza tra i passi di una gallina, il 14 dicembre, a sant’Aniello , esse aumentano di poco come aumenta il passo di un agnellino.
Celebre è anche il detto “Santa Lucia il giorno più corto che ci sia”. Esso risale a ben 5 secoli fa, prima del 1582, anno della riforma gregoriana del calendario; prima di allora vigeva il calendario giuliano, fatto stilare da Giulio Cesare, in cui santa Lucia coincideva con il solstizio d’inverno e quindi con il giorno più corto dell’anno a cui seguivano inevitabilmente giornate con più ore di luce. Papa Gregorio XIII attuò una riforma del calendario per risolvere il problema della sfasatura, che si era venuta a creare tra il calendario civile e il ciclo solare. Il calendario giuliano, non essendo molto preciso, nei suoi 1500 anni di vita aveva accumulato una differenza di dieci giorni sul vero tempo solare tanto che l’equinozio di primavera cadeva l’11 marzo anziché il 21. Papa Gregorio fece eliminare i 10 giorni di scarto e così anche il solstizio d’inverno dal 13 dicembre passò al 21 dicembre ma la festa di santa Lucia rimase sempre al 13 e anche il detto si è tramandato invariato fino ai nostri giorni; perciò contrariamente a quello che molti ancora credono, non è quello di santa Lucia il giorno più corto bensì quello del 21 dicembre.
Santa Lucia e sant’Aniello: due santi, vissuti a circa due secoli di distanza, così lontani nel tempo eppure così vicini agli occhi dei fedeli.
Santa Lucia è una santa molto popolare, venerata come protettrice della vista, difatti viene raffigurata con un piatto in mano contenente i suoi occhi. Nacque a Siracusa sul finire del III secolo da ricca e nobile famiglia. Rimasta orfana di padre da bambina, fu educata nella fede cristiana dalla madre Eustichia. Da fanciulla, si recò a Catania sulla tomba di sant’Agata nella speranza di ottenere la guarigione di sua madre, molto malata. Cadde in un sonno profondo nel quale le apparve sant’Agata, che le annunciò che la grazia era stata concessa. Difatti la madre guarì e da quel momento Lucia decise di restare vergine e di consacrarsi al Signore. Vendette i suoi beni e donò tutto ai poveri. Il suo promesso sposo, allora, la denunciò come cristiana al governatore della città, Pascasio. Costui condannò Lucia al martirio e si racconta che alla santa, prima di essere uccisa, fossero cavati gli occhi , che le furono immediatamente restituiti dal Signore.
Sant’Aniello o sant’Agnello è vissuto a due secoli di distanza. Nacque a Napoli nel 535 d.C. da una donna anziana, che credeva di non poter avere figli fino a quando non ricevette il dono della maternità per grazia della Madonna. Dopo aver partorito, portò il bambino in chiesa per offrirlo alla Madonna e il neonato, che aveva solo 20 giorni, davanti all’immagine della Vergine , esclamò: -Ave Maria! Da questa storia probabilmente parte l’usanza che lega la protezione delle future mamme al culto del Santo. Nel giorno della sua festa, infatti, secondo una tradizione comune a tutta la penisola sorrentina, tutte le future mamme si recano in chiesa ad onorare il Santo e a mettersi sotto la sua protezione. Si racconta che il ragazzo, poi , raggiunta l’età dell’adolescenza, si ritirò a vivere in solitudine in una grotta. In seguito entrò a far parte dell’Ordine dei Benedettini , diventando abate del convento di san Gaudioso , dove fondò un ospedale per infermi bisognosi. Morì il 14 dicembre del 535.



 




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