sabato 1 ottobre 2022

Le origini di Sinuessa

I SANNITI, LE FORCHE CAUDINE E SINUESSA

Per risalire alle origini di Sinuessa occorre fare un breve ripasso di Storia Romana.
I Romani, prima di lanciarsi alla conquista dei tanti territori che formarono il loro grande impero, dovettero assoggettare i popoli italici: Sabini, Equi, Volsci ed altri.
Tra questi, i Sanniti gli diedero filo da torcere. Erano un popolo fiero e bellicoso, stanziato nell’area centromeridionale della penisola, tra Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Puglia.
Sia i Romani che i Sanniti miravano alla supremazia nel territorio e per questo si scontrarono in tre guerre, tutte vinte dai Romani.
Durante la seconda guerra sannitica, però, in una battaglia, nel 321 a. C., a Caudio, presso Benevento, i Sanniti sconfissero i Romani, imponendo loro l’umiliazione di passare sotto il giogo, cioè tra due aste conficcate nel terreno e una terza messa trasversalmente, che imponeva ai vinti di inchinarsi per passarvi sotto; i soldati dovevano passare seminudi, subendo gli scherni e le percosse dei vincitori.
Da questo episodio così umiliante è nato un modo di dire “Passare sotto le forche caudine”, che significa subire una grave umiliazione o una prova mortificante.
Fu proprio per le scorrerie dei Sanniti nell’Agro Falerno che i Romani fondarono nel 296 a. C. le colonie di Sinuessa e di Minturnae allo scopo di presidiare militarmente la zona ma, come narra lo storico Tito Livio, non si trovava facilmente chi si mettesse in lista per raggiungere le due nuove città perché la gente pensava di essere mandata solo a combattere in quei luoghi.
Le due colonie non esercitavano nessuna attrattiva sulla popolazione per il loro carattere esclusivamente militare.
Nel giro di un secolo dalla fondazione ci fu, però, un radicale cambiamento, difatti esse risultavano “insediamenti formati da “cives optimo iure”(cittadini con pieni diritti)”.
Delle due città, Sinuessa diventò più importante di Minturnae perché non solo era un fiorente centro economico ma anche un luogo di vacanze. Qui, infatti, esistevano impianti termali, tra i più famosi dell’antichità.
Inoltre c’erano cantieri navali, nella pianura produzione di cereali, nella fascia collinare e pedemontana produzione di olio e di vino, il famoso Falerno, che veniva esportato in tutto l’impero.
Sinuessa, da piccola colonia, era diventata una ricca e grande città.


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