domenica 16 febbraio 2025

CAP DE MIUL

 CAP DE MIUL Qualche volta si sente apostrofare così qualcuno che ha la testa dura.

Si tratta di un’espressione, in realtà, che si riferisce ad una parte del carretto, il mezzo di trasporto più comune di un tempo.
Il miulo era la parte centrale della ruota, costituito da un pezzo cilindrico di legno, che doveva essere il più duro e resistente possibile e non si doveva assolutamente sfaldare perché in esso venivano inseriti gli altri elementi, che permettevano alla ruota di girare.
Fra i tanti modi di dire, con cui ci riferiamo alle persone testarde, non ci dimentichiamo di questo, che viene dalla nostra tradizione.
E’ simpatico ed espressivo e rende anche molto bene il concetto.



SANTA APOLLONIA

 Oggi la Chiesa ricorda Santa Apollonia martire, una Santa poco conosciuta a Mondragone se non attraverso un detto popolare in cui si fa riferimento al suo martirio

SANTA APOLLONIA
E mo c(e) a scicch na mol a santa B(e)llonia!
Così recita un detto mondragonese, riferendosi con esso ad una persona avara, poco disponibile nel dare, una persona da cui si è sicuri di non riuscire a ricavare nulla.
Con questo detto, qui a Mondragone, abbiamo tacciato per tanto tempo la povera santa Bellonia di avarizia.
In realtà la fantomatica santa Bellonia altri non è che santa Apollonia vergine e martire, vissuta nel III sec dC, ad Alessandria d’Egitto.
La storia del martirio della Santa ci è raccontata da Eusebio da Cesarea, il quale riporta un brano della lettera del vescovo Dionigi di Alessandria.
Tra il 249 e il 250, in Alessandria d’Egitto scoppiò una sommossa popolare contro i Cristiani, eccitata da un indovino pagano.
Apollonia, un’anziana donna cristiana, non sposata, che aveva aiutato i Cristiani e fatto opera di apostolato, fu catturata insieme agli altri e venne percossa fino al punto da farle cadere i denti. Secondo la tradizione popolare, i denti le furono divelti con le tenaglie e i soldati infierirono su di lei con particolare crudeltà .
Fu poi preparato un gran fuoco per bruciarla viva se non avesse abiurato.
La Santa, forse per sottrarsi ad ulteriori torture, che avrebbero potuto indebolire la sua volontà, preferì gettarsi tra le fiamme, dove morì, ritenendo senza dubbio che il suicidio non costituisse una colpa in quella situazione.
E’ stata tale la devozione per la santa martire Apollonia che dal Medio Evo in poi si moltiplicarono i suoi denti-reliquie miracolosi, venerati dai fedeli e custoditi nelle chiese dell’Occidente, al punto che papa Pio VI, che era molto rigido su queste forme di culto, fece raccogliere tutti i denti e, deposti in un bauletto, che raggiunse il peso di tre kg, li fece gettare nel Tevere.
Questo episodio ci aiuta a capire quanta impressione, meraviglia e ammirazione suscitò il martirio della Santa nel mondo cristiano per i suoi aspetti singolari.
Santa Apollonia, la cui festa si celebra il 9 febbraio, è invocata in tutti i malanni e dolori dei denti.
Il suo attributo nell’iconografia è una tenaglia che tiene stretto un dente. Pur essendo una donna anziana, nell’iconografia sacra è raffigurata come tutte le sante vergini, in giovane età.



domenica 2 febbraio 2025

FEBBRAR(O)

 FEBBRAR(O)

CURT(O) E AMAR(O)
E’ un detto che esprime, oltre alla brevità anche le difficoltà di un mese in cui si doveva far ricorso alle provviste invernali ormai quasi esaurite.
Bisogna ricordare che un tempo l’economia delle famiglie di ceto medio basso era basata soprattutto sulla produzione agricola ed era fortemente vincolata all’esito dei raccolti, e quando le provviste di grano, di fagioli ecc che erano alla base dell’alimentazione erano quasi esaurite, aumentava la preoccupazione e l’ ansia per le famiglie che stentavano a tirare avanti.
Un altro detto recita: Si Febbraio nun febbrareja , marzo a malepensa! Sta a significare che se a Febbraio non fa molto freddo come ci si aspetterebbe, ci pensa poi Marzo con gli ultimi giorni dell’ inverno a rincarare la dose.
Il mese di Febbraio, però, seppure breve e freddo, è un mese ricco di ricorrenze.
Sin dai primi giorni si rincorrono la Candelora e san Biagio.
La Candelora è una festa cristiana che ricorda la presentazione di Gesù al Tempio ma poiché si avvicina alla fine dell’inverno, al significato religioso della festa si è sovrapposto anche quello della primavera imminente.
C’era poi, nella società contadina, grande venerazione per san Biagio, protettore della gola.
Il 9 febbraio ricorre la festa di sant’ Apollonia martire, a cui è legato un antico detto mondragonese “Mo c(e)’a scicchi na mol a Santa B(e)llonia!
Ma tra tutte, quella che si aspettava maggiormente era il Carnevale, una festa molto amata da grandi e piccoli , un’occasione rara di evasione dalla pesantezza della vita quotidiana, di allegria e di divertimento fine a se stesso ma era anche un’occasione unica di mangiare prelibatezze legate a questa festa e non consentite nel resto dell’anno .