domenica 2 febbraio 2025

FEBBRAR(O)

 FEBBRAR(O)

CURT(O) E AMAR(O)
E’ un detto che esprime, oltre alla brevità anche le difficoltà di un mese in cui si doveva far ricorso alle provviste invernali ormai quasi esaurite.
Bisogna ricordare che un tempo l’economia delle famiglie di ceto medio basso era basata soprattutto sulla produzione agricola ed era fortemente vincolata all’esito dei raccolti, e quando le provviste di grano, di fagioli ecc che erano alla base dell’alimentazione erano quasi esaurite, aumentava la preoccupazione e l’ ansia per le famiglie che stentavano a tirare avanti.
Un altro detto recita: Si Febbraio nun febbrareja , marzo a malepensa! Sta a significare che se a Febbraio non fa molto freddo come ci si aspetterebbe, ci pensa poi Marzo con gli ultimi giorni dell’ inverno a rincarare la dose.
Il mese di Febbraio, però, seppure breve e freddo, è un mese ricco di ricorrenze.
Sin dai primi giorni si rincorrono la Candelora e san Biagio.
La Candelora è una festa cristiana che ricorda la presentazione di Gesù al Tempio ma poiché si avvicina alla fine dell’inverno, al significato religioso della festa si è sovrapposto anche quello della primavera imminente.
C’era poi, nella società contadina, grande venerazione per san Biagio, protettore della gola.
Il 9 febbraio ricorre la festa di sant’ Apollonia martire, a cui è legato un antico detto mondragonese “Mo c(e)’a scicchi na mol a Santa B(e)llonia!
Ma tra tutte, quella che si aspettava maggiormente era il Carnevale, una festa molto amata da grandi e piccoli , un’occasione rara di evasione dalla pesantezza della vita quotidiana, di allegria e di divertimento fine a se stesso ma era anche un’occasione unica di mangiare prelibatezze legate a questa festa e non consentite nel resto dell’anno .




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