lunedì 5 maggio 2025

LA DEVOZIONE MARIANA DEL MESE DI MAGGIO

 Una devozione popolare radicata nei secoli è quella di dedicare il mese di Maggio alla Madonna.

E’ un mese in cui la natura è in piena fioritura e ci offre quanto di più bello e dolce, tra fiori e frutti, la primavera ci possa elargire.

Il nome Maggio deriva dal corrispondente mese del calendario romano Maius, dedicato alla divinità latina Maia, dea dell’abbondanza e della fertilità, che rappresentava la grande Madre Terra.
Era un mese, quindi, dedicato alla vita e alla maternità ed è anche per questo motivo che in esso si fa ricorrere la festa della mamma.
E’ un mese in cui si intrecciano bellezza, mitologia e misticismo, che ci ricollegano al divino, al volto di un’altra Madre, quella Celeste, la Beata Vergine Maria.
La Chiesa già dal XVI sec., nel tentativo di dare un significato più trascendente alle usanze pagane legate al mese di maggio, decise di sovrapporvi una pratica cristiana e di dedicare il mese alla Madonna, dedica rinvigorita poi dal dogma dell’Immacolata Concezione del 1854.
Difatti a questo periodo risalgono le prime pratiche devozionali.
In particolare, a Roma, san Filippo Neri insegnava ai giovani a circondare di fiori l’immagine della Madonna, a cantare le sue lodi nelle Litanie, a offrire i Fioretti, piccoli segni di devozione per manifestare un grande amore.
Per Fioretto si intende, infatti, un piccolo fiore, simbolico e spirituale, da offrire alla Madonna ed è una pratica che prevede di sacrificare, rinunciare a qualcosa a cui si tiene molto, in suo onore.
In questo mese, nei borghi e nelle campagne si adornavano di fiori le edicole mariane, anche quelle più isolate che sorgevano agli incroci, al limitare dei campi.
La migliore espressione di devozione che si pratica nel mese di maggio è , senza dubbio, il Rosario, che ha origini tardomedievali, per chiedere benedizioni, benefici, e grazie per noi e per i nostri cari.
Esso prende il nome dalla rosa, il fiore dedicato alla Madonna, e fu diffuso dai Domenicani.
Il Rosario diventò la corona di rose da offrire alla Madonna, una ghirlanda fiorita di preghiere, in cui si concentravano una serie di Ave Maria intercalate da Padre nostro e Gloria al Padre.
I primi Rosari furono costruiti con bacche e semi di fiori , poi con legno di rosa, di olivo fino a materiali più preziosi e più ricchi.
La Corona del Rosario diventò per i Cattolici un oggetto personale che seguiva tutto il corso della vita della persona a cui apparteneva , seguendolo fin nella bara.
Anche qui a Mondragone la devozione mariana era molto sentita , in molte famiglie si allestivano altarini con l’immagine della Madonna , circondata da fiori e ceri, e intorno a quell’immagine si riunivano i vicini di casa per recitare il Rosario.
Per la Messa vespertina si faceva a gara a portare in chiesa i fiori più belli e profumati: rose , calle, gigli, gelsomini, lillà, violacciocche, biancospino, ecc per adornare l’altare della Madonna.
Si recitava il Rosario, a cui seguivano le Litanie cantate. Oltre alla celebrazione della Messa, si leggeva la Meditazione ogni giorno e il Fioretto, come si usa fare tutt’oggi.
I predicatori, soffermandosi ogni sera su un aspetto del culto mariano, decantavano le lodi della Madonna per invitare i fedeli ad un culto più fervente e ad una devozione più sentita.
Il mese di maggio era ed è sempre un’occasione per metterci tutti sotto la protezione di Maria.
“Fare il mese di maggio” voleva dire dire proprio questo, dedicare alla Madonna tutto il mese, recandosi tutte le sere in chiesa, per il Rosario, per la S. Messa ecc.
Lei avrebbe ascoltato sicuramente le suppliche di un figlio tanto devoto che le dedicava con amore un mese intero dell’anno.

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