FRASCH(E) D FIURI MIEJ, D’ADDO’ AGGIA ACCUMINCIA’?! A Mondragone si usa questo modo di dire quando ci si trova in una situazione ingarbugliata o di fronte a un lavoro immane da svolgere in cui le operazioni da fare sono tante e non si sa da che parte iniziare. Esso prende origine da un episodio raccontato nell’antica società contadina in cui il protagonista è un giovane, che la sera delle nozze, rimasto solo con la sua sposa, la spogliò, la mise sul letto e, girandovi intorno e mettendosi le mani nei capelli, esclamò: - Frasch(e) d fiuri miej, d’addò aggia accumincià?! Un paragone davvero delicato e gentile quello delle bellezze della sposa con lo spettacolo altrettanto bello e delicato che la natura ci offre dei rami in fiore. Fa sorridere il fatto che il giovane si trovi impacciato e indeciso nella situazione e fa ricordare i tempi passati, quando l’approccio amoroso tra fidanzati non era così libero come oggi. Tanti erano i divieti e le regole che tutti erano tenuti a rispettare ma c’è da dire che anche allora gli innamorati cercavano qualche sotterfugio per potersi incontrare.
Ringrazio Clara e la cara nonna, zia Giovannina Franchino.
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