domenica 26 settembre 2021

SANTI COSMA E DAMIANO


IL CULTO DEI SANTI COSMA E DAMIANO A MONDRAGONE 

L’inizio del culto dei Santi nel nostro paese si deve a un miracolo, avvenuto negli anni ’40: la guarigione di un bambino che si era ammalato di difterite, una malattia mortale, quando non c’erano le vaccinazioni; da noi era chiamata “Ru crupp”, e colpiva inizialmente alla gola, poi alle vie respiratorie e con complicazioni varie, portava alla morte.
Il bambino, Giovanni De Crescenzo, non poteva respirare e la nonna, Concetta Conte, senza perdersi d’animo, portò il bambino a Gaeta, davanti alle statue dei Santi, dove pregò e a chiese la grazia.
Il bambino guarì, e la donna, molto devota, diede inizio ad una serie di pellegrinaggi a Gaeta, nel giorno della festa dei Santi, contribuendo alla diffusione del culto tra i Mondragonesi; fece anche dono di un quadro raffigurante i Santi, alla chiesetta del Giglio, dove si trova tutt’oggi, in fondo alla chiesa, sul lato sinistro.
Don Adelchi Fantini, parroco di san Nicola, venuto a sapere dell’accaduto ed essendo anch’egli molto devoto dei Santi, decise di festeggiarli in parrocchia, nel giorno della loro festa.
Del bambino si sa che crebbe e che si laureò in chimica; si recò, da giovane, negli Usa , dove si sposò ed ebbe tre figli, diventò proprietario di tre fabbriche chimiche. Quando tornava in Italia, non dimenticava mai di andare a Gaeta, a far visita ai suoi Santi protettori. Morì a 51 anni nel 1983 per problemi cardiaci.( Da una testimonianza della sig. ra Maria Fiore, cognata dell’allora bambino miracolato)
Nella devozione popolare mondragonese si diceva:
San Cos(i)m(o) e Damian(o)
Uno è miereco e n’ato è santo
E sta a significare: uno è medico e un altro è santo; invece,dall’agiografia dei Santi si sa erano tutti e due medici
e ancora:
San Cos(i)mo e Damian(o)
Io ce tocco e tu ce san(i)
Cioè: io (la persona devota) tocco la parte malata ma, attraverso me, voi Santi, guaritela
La memoria liturgica di san Cosma e Damiano si celebra Il 26 settembre : processioni, celebrazioni religiose e laiche si succedono in varie zone d’Italia ed anche a Mondragone per ricordare il martirio dei due santi siriani.
L’origine dei Santi viene spesso accomunata alle figure mitologiche dei Dioscuri, Castore e Polluce, figli di Zeus e Leda, perché anch’essi gemelli ma con i quali, in realtà, non hanno niente a che vedere.
Sulla vita dei Santi le notizie storiche sono scarse. Si sa che erano gemelli e cristiani. Nati in Arabia, si dedicarono alla cura dei malati, dopo aver studiato medicina in Siria.
Erano, però, medici speciali perché spinti da un’ispirazione superiore, non si facevano pagare, oggi il loro operato si chiamerebbe volontariato ma nel III sec. dC venivano chiamati anàrgiri (termine greco che letteralmente significa senza denaro).
A causa della loro fede furono perseguitati da Diocleziano e subirono diversi martiri, uscendone sempre salvi: la lapidazione, ma le pietre rimbalzavano verso chi le lanciava, il lancio dei dardi, che rimbalzavano come le pietre; furono gettati in mare con pesanti pietre al collo perché affogassero ma le corde si sciolsero, neanche il fuoco di una fornace riuscì a bruciarli. Solo la decapitazione poté porre fine alla loro esistenza.
Il culto dei Santi, che ha origini antiche, probabilmente a partire dal settimo/ottavo secolo dC, si divulgò in Occidente, arrivando in diverse regioni italiane ed a Roma, diffondendosi, poi, anche a Gaeta, con la quale l’Urbe manteneva stretti contatti; da lì si diffuse nei paesi viciniori, tra cui il nostro.



Le due statue dei Santi Cosma e Damiano si trovano a Mondragone nella chiesa di san Nicola e sono state realizzate dalla ditta Santifaller di Ortisei (Bolzano).


Nessun commento:

Posta un commento