martedì 9 novembre 2021

CE PURTAMM A BOTT!

 CE PURTAMM A BOTT!

Di solito, quando due persone, che non si vedono da un po’ di tempo, si incontrano e si salutano, si chiedono: - Come va? Tutto bene?, informandosi scambievolmente se va tutto bene nella salute e nella vita dell’altro.

A Mondragone, spesso e volentieri, quando si verifica una situazione del genere e la persona a rispondere è un adulto o un anziano, si sente rispondere ironicamente:- CE PURTAMM A BOTT! Intendendo per botta i colpi, le sconfitte, le difficoltà di ogni genere che la vita ci mette davanti.

Chi parla usa il plurale, che non è il “plurale maiestatis”, quello, per intenderci, che viene usato dalle autorità civili e religiose in veste ufficiale e istituzionale; si usa il “noi” al posto dell’”io” perché ci si sente partecipi di un destino comune, visto che la vita i colpi non li risparmia a nessuno e quindi è come dire: - Insieme agli altri e come tutti, anch’io mi porto la mia “botta”.
Non sempre è facile portarsi la “botta” specie quando si tratta di malattie gravi o invalidanti o di situazioni difficili che non si possono cambiare ma, anche se con difficoltà, pure in quei momenti, dobbiamo continuare a fare la nostra parte, ad andare avanti, ovviamente per quello che possiamo e fin quando possiamo, accogliendo e accettando con serenità, non rifiutando o resistendo alle batoste che la vita ci riserva.
In fondo non consiste anche in questo la dignità umana? Nel non arrendersi mai, nel portare avanti le proprie scelte anche nelle avversità, rispondendo sempre con il sorriso dietro cui si nasconde un dolore, con l’amore anche se dietro c’è rabbia e con il silenzio, mettendo dietro le nostre ragioni.
In certe situazioni difficili possiamo scegliere di abbandonarci al dolore e alla disperazione o cercare sempre l’amore in tutto: per noi, per gli altri, per la vita e il mondo intero che ci circonda e sarà proprio quell’amore che ci farà vivere quell’esperienza nel modo più sereno possibile.
Oggigiorno questo eroico e saggio atteggiamento umano viene chiamato RESILIENZA ossia la capacità di un uomo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.
Io, personalmente, mi sento più affezionata alla tradizione, che compendia tutto questo in poche parole "CE PURTAMM A BOTT” o ancora più scherzosamemente “CE PURTAMM A BUTTARELL” , quando l’ entità del colpo ricevuto non è molto pesante.

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