lunedì 8 novembre 2021

I VENDITORI AMBULANTI DI UNA VOLTA A MONDRAGONE

 I VENDITORI AMBULANTI DI UNA VOLTA A MONDRAGONE

Un tempo i negozi erano pochissimi , perlomeno fino alla metà del Novecento:quello di generi alimentari, il tabaccaio, la farmacia … . Le spese importanti si facevano alla fiera annuale di S. Bartolomeo e al mercato settimanale. Diversi erano i venditori ambulanti che giravano per Mondragone, vendevano ma anche scambiavano prodotti e con il loro grido di richiamo finivano per diventare figure familiari e simpatiche, rimaste nella memoria popolare.

ZI GIUANN RU LUPINAR, il cui slogan era “nfacc(ia) o cat”, ti dava il cuoppo di carta con i lupini, sembrava ne prendesse tanti ma alla fine erano sempre pochi.
TUNNULELL , scomparsa da poco, storica venditrice, girava per tutto il paese, al grido, ben riconoscibile da tutti noi mondragonesi, “Chi vo ri vruoccl de rap, femmn!”. Oltre ai broccoletti, con la carriola, un tempo, vendeva le ciammarruche o lumache, gli ammariegli o gamberetti di fiume, ma anche le rane , già pulite e infilate nella “nsertulella”, prelibatissime per gli intenditori, avevano un sapore delicato, a metà tra il pesce e il pollo, oggi purtroppo scomparse.
CHIRICHELL CO GELAT Vendeva il gelato artigianale, al grido di “Vuagliù,chiagnit che mammà v’accatt!
CARMINUCC(IO) vendeva le noccioline americane ossia le arachidi, passava solo la domenica mattina e strillava “Jamm America”, faceva il cuoppo con carta di giornale
‘NTUNETT A PUCURARA Con il secchio in testa, vendeva le ricottine nelle formette di metallo, appena fatte e buonissime, costavano 20 lire l’una
NA PEZZA VECCHIA NU PALLONE Era il grido di richiamo dello straccivendolo, che in cambio di abiti smessi, regalava ai bambini un palloncino colorato.
PUPPINELL A PISCIAIOL Con la sua “trainella” vendeva il pesce per tutto il paese solo il martedì e il venerdì
CRIUNIC(E) ( Cleonice) vendeva a corso Umberto le caldarroste
TAGLIARELL E VONGOLE era il richiamo di zi Lisandr (Alessandro) ru pisciajuol
TONNINOLA Ripeteva Clementina, la vecchietta con la “conca” di plastica sulla bicicletta , che vendeva le telline anche al mercato
CHIGLIJ DELL’ACQUAFORT, girava con il camion e vendeva i detersivi e la candeggina, metteva la canzone della Madonna di Montevergine, in seguito iniziò a ripetere uno slogan”: Chi è bell, nun mor mai”
C’era poi quello delle tendine di plastica con il furgoncino, mentre ti affacciavi per comprare la tendina, era già andato via.
EMILIO PRUSUTTIEGLI(O) e il suocero con la macchina e con il megafono vendevano spezzi di tessuto.
Ogni tanto passava l' ARROTINO, la CAPELLARA, che raccoglieva i capelli che le donne conservavano apposta quando si pettinavano, in cambio di aghi, spilli, cotone per cucire.
Tanti altri ancora erano i venditori ambulanti che ora sfuggono alla memoria …….
Ringrazio come sempre Clara Ricciardone testimone attenta dei tempi che furono e accattivante narratrice.




Nessun commento:

Posta un commento