giovedì 25 novembre 2021

COMME CATARINEA NATALEA

"COMME CATARINEA NATALEA ".
Non è raro sentire questo detto tra le persone anziane. Esso sta a significare che come sono le condizioni metereologiche a santa Caterina d’Alessandria, il 25 novembre, così saranno il giorno di Natale e quindi per avere un Natale sereno bisogna sperare che a santa Caterina non piova.
Il proverbio , però, assume diverse varianti perché ce n’è anche un altro che dice: “Comme Barbarea, accussì Natalea” , riferendosi a santa Barbara ma c’è anche l’intreccio di un ulteriore proverbio che accomuna le due sante “ Comme Barbarea e Caterinea, accussì Natalea”.
Certamente il detto non è supportato da alcun fondamento logico che possa giustificare la pretesa di avere le stesse condizioni metereologiche a santa Barbara, a santa Caterina e a Natale ma la saggezza popolare nel passato, spesso legava fenomeni metereologici alle ricorrenze del calendario. Erano tempi in cui la gente era pervasa da un forte senso del destino, che confidava in un ordine superiore a cui tutto era legato e che faceva di ogni esperienza positiva o negativa un monito per il futuro.
Santa Caterina è una figura di grande importanza nella storia della cristianità, esempio e simbolo della donna coraggiosa e intrepida , capace di opporsi alla forza con la determinazione della fede e del suo sapere, donna di grande intelligenza e anticonformismo , ha contribuito a riscattare le donne da un pregiudizio millenario secondo il quale esse sono considerate di capacità mentali inferiori all’uomo. Nel racconto della sua vita non è facile distinguere la storia dalla leggenda. Si narra che sia nata ad Alessandria d’Egitto tra il III e il IV secolo. Di stirpe regale, perse i genitori dall’infanzia, crebbe indipendente, dedicandosi allo studio, circondata di dotti ed eruditi, diventando dottissima nella filosofia e nella religione. Si racconta che in quel periodo l’imperatore Massenzio, ma secondo i più Massimino Daia, giunse in Egitto per riportare alla religione pagana le popolazioni passate al Cristianesimo. Quando il sovrano giunse ad Alessandria ordinò che ogni persona si presentasse al tempio per sacrificare animali agli dei. Solo l’intrepida Caterina, seguita dai suoi sapienti, si presentò davanti al trono del tiranno , contestandogli il diritto di fare una tale imposizione e affermando di volere rimanere fedele a Cristo. Massimino pensò di tacitarla con qualche ragionamento ma si accorse di quale intelligenza aveva davanti e decise che la donna dovesse sostenere le sue idee davanti ad una commissione di 50 filosofi ma Caterina riuscì convertire tutti al Cristianesimo e per questo motivo furono tutti condannati. Lei fu arrestata e l’imperatore, che si era invaghito di lei , le fece la proposta di sposarlo e per lei avrebbe ripudiato la moglie. Caterina non volle saperne , allora fu percossa e condannata ad essere dilaniata dalla ruota dentata ma gli uncini e le lame si piegarono sul corpo di Caterina e la Santa non ebbe la minima scalfittura .                                                                 Fu poi sottoposta ad altre torture, imprigionata e tenuta per lungo tempo senza mangiare né bere. Ma una colomba bianca , secondo la tradizione, le portava ogni giorno quello di cui aveva bisogno. Infine l’imperatore ordinò che le venisse tagliata la testa. Una schiera di angeli, venuti dal cielo prese le spoglie della fanciulla e le sollevò in volo andandole a deporre sul monte Sinai, dove sant’ Elena, madre di Costantino, fece costruire una chiesa, in cui ancora oggi sono conservate le sue reliquie.






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