A Mondragone si usa questo scherzoso detto per indicare che tutti i componenti di una comunità, di una categoria sociale o di una famiglia presentano qualche difetto, per dire che tutti sono infetti e corrotti. Di solito è riferito, in particolare, alle persone esposte pubblicamente come politici, dirigenti amministrativi e così via ma lo si riferisce anche a tutti gli uomini per dire che ognuno ha qualche problema.
Si usa questo detto anche in molte altre località italiane, dove, però, a differenza nostra, si dice:- Il più pulito ha la rogna!
Il detto, inizialmente, doveva essere riferito agli animali perché la rogna è una patologia infettiva della cute degli animali, provocata dagli àcari, parassiti, che si annidano nella pelle e nei follicoli piliferi, provocando prurito, infiammazione e perdita di pelo; è stato riferito, poi, in senso metaforico, agli esseri umani.
Comunque, a proposito di questo detto, si racconta che a Mondragone, tanto tempo fa, quando gli allevamenti di bufale non erano intensivi come oggi ma molto più piccoli e circoscritti, e le operazioni legate alla produzione della mozzarella non erano meccanizzate ma manuali, gli allevatori erano soliti dare un nome alle bufale come si fa con gli animali domestici, lo facevano anche con le mucche, le pecore ecc. ; il nome, di solito, era legato a qualche caratteristica che l’animale presentava o che la fantasia ispirava.
Un allevatore chiamò una sua bufala proprio con il detto in questione e quando arrivava l’ora della mungitura, lo si sentiva gridare: - A MEGLJ TEN A ROOOOOOOOOOOOOGN E la bufala, sentitasi chiamare, subito rispondeva: - MUUUUUUUUUUU! , si staccava dal gruppo e si avviava docilmente verso il padrone per farsi mungere. E così facevano tutte le altre, che ben conoscevano il loro nome e la voce del padrone.
Erano altri tempi, c’era una maggiore sintonia ed empatia anche con gli animali, con cui si condivideva la vita e con cui si stabilivano rapporti di amicizia e di affetto, che essi sentivano e ricambiavano, considerato che l’amore ha un linguaggio universale.
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