giovedì 9 dicembre 2021

A PAPARELL D NATALE

 A PAPARELL D NATALE

Tanti anni fa, in una famiglia del rione S. Francesco viveva una donna molto anziana non più autosufficiente. Dopo una vita di lavoro in casa e in campagna, ora doveva essere aiutata anche in semplici operazioni di vita quotidiana quali il lavarsi e il vestirsi. Un giorno, ai primi di dicembre, poiché era una bella giornata, la figlia la fece sedere in cortile a godersi il caldo tepore dei raggi di sole che le ultime giornate autunnali ancora regalavano. La vecchietta si mise ad osservare i polli che scorrazzavano in libertà come era usuale a quei tempi e fu attratta da un’anatra, che si bagnava il becco nell’abbeveratoio e poi, libera e felice starnazzava, andando avanti e indietro. Allora disse alla figlia: - Vagliò, saj ch m jess a geni(o) d m mangià? Propri(o) nu p(e)zzariegli(o) d chella paparell! Al che la figlia rispose: - Oi mà, ma propri(o) a chell stat a guardà? Chell a stong a stipà p Natal! La madre non replicò ma successe che nel giro di pochi giorni si ammalò e morì. Pur essendo anziana, non c’era nulla che faceva presagire la sua morte e alla figlia rimase il rimorso di non averla accontentata e ripeteva tra sé: - Si sapev! Volentieri avrebbe fatto mangiare l’anatra alla sua mamma, se avesse saputo ma nessuno può tornare indietro nella vita e il passato ci può essere solo d’insegnamento.



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