mercoledì 8 dicembre 2021

MIEZU MILION O CINQUCIENTMILA LIR?


 A Mondragone viveva un giovane, a cui è rimasto legato il ricordo di un episodio divertente, realmente accaduto. Si chiamava Emilio e da noi si usava chiamare le persone con questo nome con una sorta di vezzeggiativo, che anziché abbellire il nome, lo imbruttiva parecchio: Mliuozz al maschile e Mliozz al femmininile. Se qualcuno chiedeva al giovane come si chiamava, lui rispondeva: - Miuozz! Perché era balbuziente e non troppo sveglio, oggi si direbbe “un sempliciotto”.
Un suo amico aveva una figlia non bella e neanche troppo giovane e, vedendo che il tempo passava e niente di nuovo accadeva, pensò di procurarle lui stesso un matrimonio per cui chiese a Miuozz se la voleva sposare e per convincerlo gli disse: - Si ta piglj, io nu ri rong sul a rot (corredo) ma te rong pur miezu mlion!
Il giovane, che non aveva mai visto tanti soldi, acconsentì subito.
La mattina delle nozze, il suocero disse al genero:- Miuò, va rent, vir che ‘ncopp a tavul ce stann le cinqucientmila lir pe te! Vattell a piglià! E Miuozz, credendo che lo volesse imbrogliare, rispose:- Ah, no no, io voglio ru miezu mlion e no le cinqucientmila lir!



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