SAN NICOLA: L’AMICO DEI BAMBINI
SAN NICOLA: L’AMICO DEI BAMBINI
San Nicola va per mare
Ed è vestito da marinaio
Sono questi i versi del ritornello di un antico canto popolare, che cantano i pellegrini, devoti di san Nicola, a Bari, accompagnando la statua del Santo verso il mare. Questi pochi versi rendono l’idea della enorme diffusione del culto di san Nicola, che percorre le vie del mare. Con grande frequenza, infatti, ricorre il nome del Santo nei toponimi di località costiere e nelle tante chiese e cappelle, a lui dedicate. Potrebbe , dunque, essere questo il motivo per cui il Casale di san Nicola a Mondragone l’abbia scelto come protettore, dedicandogli una chiesa, essendo anche Mondragone situata sul mare. San Nicola, la cui festività ricorre il 6 dicembre, era originario di Pàtara in Asia Minore e vescovo di Myria, in Anatolia. Proveniente da una famiglia nobile, rimase orfano da piccolo e fu allevato in un monastero, diventando sacerdote giovanissimo. Delle sue ricchezze, ereditate dai genitori, fece regali e doni ai bimbi poveri e alle famiglie bisognose. Imprigionato durante la persecuzione di Diocleziano , fu poi liberato da Costantino nel 313 e riprese l’attività apostolica. Morì presumibilmente nell’anno 343 nel monastero di Sion. Fin dal sesto secolo il culto di san Nicola si diffuse in tutto l’Oriente e la sua fama arrivò anche in Italia. Essendo la sua figura legata alla protezione dei bambini e dei poveri si può dire che ogni popolo lo ha fatto proprio. L’episodio più famoso legato al Santo è quello della storia di tre giovani fanciulle molto povere che non si potevano sposare perché prive di dote. Il padre, sebbene a malincuore aveva deciso di avviarle alla prostituzione per potersi procacciare la dote. San Nicola, venuto a sapere della sofferenza di questa famiglia, decise di aiutarla, donando tre sacchetti di monete d’oro, uno per ogni fanciulla, introducendo una notte il primo sacchetto attraverso la finestra aperta e facendo lo stesso la notte successiva, introducendo il secondo sacchetto. La terza notte, avendo trovato la finestra chiusa, calò il sacchetto attraverso il camino con grande gioia della famiglia. E’ per questo motivo che il Santo viene raffigurato con il bastone pastorale, simbolo del Vescovo e tre sacchetti di monete d’oro. In un altro episodio si racconta che san Nicola, entrando in una locanda, scoprì che il proprietario aveva ucciso tre ragazzi , li aveva fatto a pezzi e messi sotto sale, servendone la carne agli avventori . San Nicola non si limitò solo a scoprire il delitto ma risuscitò anche le vittime. Ecco uno dei motivi che lo resero patrono dei bambini. Il culto di san Nicola diffusosi in tanti Paesi fu portato a New York dai coloni olandesi , infatti è il protettore di Amsterdam sotto il nome di Sinterklaas. Questo nome fu tradotto in inglese Santa Claus ed è così che nel tempo, dal sacro al profano, la sua figura subisce una progressiva opera di trasformazione e si arriva al personaggio di Babbo Natale, che però non ha più le caratteristiche vescovili di san Nicola ma viene rappresentato come un corpulento marinaio, dalla barba bianca avvolto da un mantello rosso con la pipa in bocca. Ecco perché i bambini aspettano da Babbo Natale doni e dolciumi. Ed è così che da un vescovo della cristianità si è passati a Babbo Natale, mito nordamericano del consumismo.

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