venerdì 1 aprile 2022

AMMU FATT 30 E FACIMM PUR 31

 
"AMMU FATT 30 E FACIMM PUR 31"

E’un detto che si usa non solo a Mondragone e nel Napoletano ma in tutt’Italia.
La sua origine risale al papa Pio X, che nel 1527 creò una lista di 12 nuovi cardinali. Poco dopo il numero salì a 20, poi a 28.
Il giorno prima di rendere pubblica la lista, il Papa aggiunse altri due nomi fino ad arrivare a 30 nonostante l’opposizione dei vecchi cardinali.
Il giorno dopo se ne aggiunse addirittura un altro. (Pare che il trentunesimo fosse un amico del Papa) e allora il pontefice esclamò: - Tanto è 30 che 31!
Con il tempo il detto ha subito qualche modifica fino a raggiungere la forma attuale: - Abbiamo fatto 30, facciamo anche 31!
Si usa questo detto per spingere qualcuno ma anche noi stessi ad osare di più. Quando, magari, abbiamo fatto un’enorme fatica per raggiungere un risultato e crediamo di aver raggiunto la meta e all’improvviso si presenta un altro ostacolo, cosa facciamo? Ci tiriamo indietro? No, naturalmente, continuiamo e facciamo l’ultimo sforzo, non ci arrendiamo di certo.
Il detto, quindi, ha assunto il significato di fare di tutto per raggiungere un obiettivo, andando anche oltre i nostri limiti, a volte, facendo leva sulle nostre risorse, anche quando sembra che queste siano agli sgoccioli e diventando, in tal modo, più forti e più consapevoli di prima. Sarà bello dire, alla fine, poter dire a qualcuno, che ci sta vicino:- Hai visto? Ce l’ho fatta!


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