martedì 7 giugno 2022

I COMIZI ELETTORALI NEL PASSATO

Cari amici, da una collaborazione con Maria Miraglia, dal confronto di ricordi comuni, è nato questo post:

COM’ERANO BELLI I COMIZI ELETTORALI DI UNA VOLTA A MONDRAGONE
Siamo quasi al termine della campagna elettorale a Mondragone. Di comizi ce ne sono stati tanti, di diversi candidati e di diverse coalizioni, tutti animati da lodevoli intenzioni di migliorare le sorti del nostro paese.
Una volta il teatro di questi appuntamenti preelettorali era quasi sempre la piazza Umberto I, l’agorà, il centro, il cuore pulsante del paese. Da balconi di case private i candidati si rivolgevano ai cittadini mentre l’orario e il luogo veniva anzitempo comunicato a mezzo manifesti, volantini, passaparola o addirittura c’era chi, fornito di megafono, girava in macchina per i vicoli e le vie della città, animando così la platea dei votanti.
E con quanta forza, coraggio, passione, i candidati si preparavano ad incontrare e a convincere gli elettori e fra questi: sostenitori, indecisi, curiosi. Erano vere e proprie sfide “a chiedere il voto”.
Esponevano i candidati chiaramente, con un ritmo e tono di voce sicuro e deciso le idee, i programmi, i progetti che intendevano realizzare per migliorare la vita della città.
A volte leader di partito a livello nazionale venivano ospitati ed esprimevano il loro supporto ai candidati e al programma, tra cui, ad esempio, il senatore Bosco a sostegno della DC.
Capitava anche una concomitanza di comizi per cui i cittadini elettori si dimenavano tra un comizio e l’altro.
Sono rimasti memorabili i comizi di Nicola Stefanelli, l’oratore poeta, la figura carismatica, che incantava letteralmente gli elettori in una piazza gremita fino all’inverosimile.
Alla fine del comizio i suoi appassionati sostenitori erano soliti portarlo sulle spalle fino a casa, al palazzo ducale, in trionfo.
Il professor Mario Conte, poi, esponente del Partito Liberale Italiano, convinceva i suoi elettori dal balcone della sua casa paterna, in viale Margherita.
E le donne?
Anche loro partecipavano animatamente alle tornate elettorali…eccome!
Tra i vari aneddoti si racconta che a via Campanile, nei pressi della vecchia chiesetta di S. Rufino, si fronteggiavano due famiglie: quella della “Cancellesa”, titolare di un negozio di corredo, simpatizzante della DC di Camillo Federico e le sorelle de Pascale, dette “Le orfanelle”, sostenitrici del partito Liberale di Conte.
Quando le elezioni venivano vinte dalla DC e quindi da Federico, la simpatica Cancellesa metteva fuori dalla porta bene in vista una frasca di limone come per dire alle avversarie: - Tié, magnat o limon!
Quando invece Federico perdeva e vinceva Conte, le sorelle De Pascale, che neanche scherzavano, mettevano un disco a tutto volume, che si sentisse in tutto il vicinato, di Jean Francois Michel. La canzone, dedicata al candidato uscente, diceva: - Fiori bianchi per te, che te ne vaiii!
E oggi?
Solo e solamente semplici incontri elettorali, dove i cittadini partecipanti assemblati in locali al chiuso e poco all’aperto, si convincono al voto.
E’ notizia di queste ultime ore il confronto pubblico tra i sette candidati a sindaco per mercoledì 8 giugno alle 20, 30 presso il nostro Palazzetto dello Sport.
Si ringraziano gli organizzatori per questo grande segno di democrazia.
In bocca al lupo ai candidati e che vinca il migliore!



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