STU MAMOZIO E’ un modo di dire che si usa a Mondragone ma che non ha origini mondragonesi.
Lo si usa quando ci si rivolge a qualcuno che si ritiene abbia scarse capacità intellettive, stupido e sciocco, dalla faccia da imbecille.
Da una ricerca fatta sul web ho saputo che deriva da un ritrovamento archeologico che fu fatto a Pozzuoli nel 1704, dove, durante gli scavi per la costruzione della chiesa di S. Giuseppe, venne fuori la villa del console Lolliano Mavorzio e fu ritrovata una statua senza testa, attribuita a lui.
Alla statua venne integrata una nuova testa che, essendo, però, molto più piccola rispetto al corpo, conferiva al console un’aria alquanto imbambolata.
I Puteolani, con il tempo, storpiarono il nome Mavorzio in Mamozio, che assunse il significato di persona stupida e sciocca.
La statua fu collocata nella piazza del mercato nelle vicinanze di un’altra statua, raffigurante il vescovo Martin de Leon Cardenas e veniva chiamata dal popolo Santu Mamozij e divenne con il tempo il protettore degli ortolani del luogo, che gli rivolgevano suppliche e pare che gli lanciassero offerte di fichi e pomodori.
Questi gesti indussero le autorità nel 1918 a spostare la statua nell’anfiteatro Flavio per proteggerla da possibili danni.
Questa, per sommi capi, la storia del Mamozio.
Tornando a noi Mondragonesi, nella nostra quotidianità, quando e perché usiamo questo termine?
Quando ci capita di venire in contatto con una persona dalla faccia da ebete, che non proferisce parola e non si smuove, “ nun se sfriccica e nun pipiteja” e non dà segni di aver capito. Come potremmo definire tale persona senza ricorrere a tanti aggettivi e giri di parole ma in maniera efficace ed istantanea? Ci viene spontaneo dire: - Ma da dove è uscito “stu mamozio”? E che soddisfazione dirlo così , ovviamente non per offendere ma solo per scherzare.
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