Come tutti sanno, nel ’54 fu eseguito il restauro del quadro della Madonna Incaldana perché il legno era fortemente corroso dai tarli e il volto della Madonna e del Bambino erano quasi irriconoscibili.
Non riuscendo a distinguere bene i lineamenti, ispirandosi ad un precedente e rozzo restauro e probabilmente anche a immagini somiglianti, si riprodusse un’immagine, su carta, della Madonna, che non corrispondeva alla versione originale, che pure si percepiva nel quadro, anche se deteriorato, come si può vedere dalle foto.
Ancora diverse famiglie mondragonesi conservano quadri con quell’immagine e c’è chi, tuttora, non essendo correttamente informato, nutre dubbi sulle due immagini.
La spiegazione corretta ce l’ha data il prof. Conti, che eseguì il restauro. Venne a Mondragone nel ’53, su invito del parroco, esaminò la Sacra Tavola e spiegò che il dipinto, opera di un ignoto artista del 1300/1400, era stato rimaneggiato nel 1600/1700.
Dal libro del prof. Sementini “Memorie sul culto di Maria SS Incaldana”, riporto le testuali parole: “ L’Effigie appariva ricoperta da una spessa patina di pasta d’olio, che rendeva quasi irriconoscibile la Sacra Icona. Chi aveva restaurato la Madonna, non sappiamo. Dovette trattarsi di un artista poco eccellente. Ebbe mano gentile, invece, l’artista primitivo; un po’ rozzo il tardivo restauratore sei o settecentesco… La S. Tavola fu fotografata ; fu rilevato ancora l’incerto stile e spiegato perché nelle immagini riprodotte su carta e su medaglie la Madonna non era bizantineggiante…. I fedeli la videro con gli occhi della fantasia e perciò ne riprodussero l’Immagine tanto differente da quella che è venuta fuori dopo il “bagno” degli elementi chimici.”
I fedeli mondragonesi, dunque, possono stare tranquilli, quella che vediamo oggi è la nostra vera Madonna Incaldana, la più bella delle Madonne bizantine che io abbia mai visto.
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