Non senza motivo la Madonna Incaldana viene definita “La Prodigiosa” perché tante sono state le grazie e i favori che ha elargito e continua ad elargire per i suoi fedeli , che la invocavano, un tempo, per il sole o per la pioggia al fine di ottenere un buon raccolto.
La invocavano per la fine della guerra, per le pestilenze, per i cataclismi naturali, per le malattie e per tutte le necessità.
Sempre la Madonna ha fatto sentire la sua protezione al popolo mondragonese ma, al di là di quei miracoli direi “eclatanti”, che sono rimasti nella storia del nostro paese, ognuno di noi ha potuto sperimentare il suo aiuto e la sua protezione per problemi per così dire di minore importanza e non così clamorosi o spettacolari ma comunque importanti nelle nostre vicende personali.
Io, personalmente, posso dire che la Madonna per due volte mi ha fatto sentire la sua protezione in maniera tangibile e concreta.
Quando avevo due anni , nel ’54, un giorno mi trovavo a casa di mia nonna a S. Francesco, dove stavo quasi ogni giorno. Il fidanzato di mia zia, per farmi giocare, mi prese per le mani e mi sollevò in alto per farmi fare “vola vola”. Evidentemente dovette prendermi in maniera molto maldestra perché mi fece slogare il braccio. Mia madre mi portò da una vicina, come si faceva a quei tempi, che era ritenuta esperta in questo tipo di problemi, lei mi muoveva il braccio, lo tastava, lo piegava e disse che si era rimesso a posto ma non era affatto così. Il braccio mi faceva sempre male e non lo potevo muovere. La cosa durò per diverso tempo e mia madre pensò che quel braccio non sarebbe più tornato come prima.
Quando arrivò il giorno che si doveva portare la Madonna al mare per l’Incoronazione, lei mi prese in braccio e seguì la processione, ripromettendosi di non appoggiarmi mai a terra, e così fece, all’andata, al ritorno e per tutto il tempo della cerimonia. Voleva offrire quel sacrificio alla Madonna per essere più degna di chiedere il suo aiuto.
A quei tempi si vedevano uomini che per ottenere le grazie, facevano penitenza, caricandosi sulle spalle ruote di carretti, sassi pesanti, grossi pezzi di tronchi d’albero e così via. La fede allora si esprimeva anche in questo modo.
Il braccio si rimise a posto e io non so neanche se sia stato il destro o il sinistro perché avevo solo due anni, conosco questa vicenda perché mia madre lo ha raccontato in famiglia diverse volte.
Quando avevo 28 anni fui operata di commissurotomia mitralica per una stenosi di origine reumatica, nel mese di febbraio dell'81.
Essendo credente, mi affidai alla Madonna e al buon Dio e andai tranquilla in ospedale.
Il giorno prima dell’intervento mia sorella si recò in chiesa per chiedere la protezione della Madonna, e chiese al parroco di controllare se c’era una data libera, in quei giorni, per celebrare una Messa per intercessione. E lui, che in quel momento era molto indaffarato per le Quarantore, rispose: - In questo momento non se ne parla proprio! Lei replicò: - Ma io ho sognato la Madonna Incaldana. E lui: Ah, allora vieni qua, vieni qua! E fece quello che aveva chiesto.
Intanto, dopo l’intervento, io mi svegliai dall’anestesia e, non so perché, incominciai a sentire dolori alle ossa in tutto il corpo. Non trovavo pace, anziché stare sul materasso mi sembrava di stare sulle pietre e quasi piangevo. Venne il medico a controllarmi e trovandomi tutta insofferente e agitata, disse: - Ma come?! E’ andato tutto bene!... Mi fece fare un’iniezione e dopo un po’ sparirono i dolori , sentivo un senso di benessere, quasi di beatitudine, mi sentivo leggera come se fossi appoggiata su un tappeto di morbida erba. Caddi in una specie di dormiveglia e sognai che era il Lunedì in Albis, quando si fa la processione con i buoi. Sul Belvedere c’era tanta gente, tutti aspettavano che uscisse il quadro della Madonna per la processione e io stavo lì , in mezzo a loro.
Da allora sono passati 43 anni e la mia valvola funziona ancora benissimo, ho altri acciacchi che mi danno problemi ma la valvola continua a fare il suo lavoro egregiamente.
Ho voluto condividere questi due episodi della mia vita per ringraziare ancora una volta la Madonna per il suo aiuto, questa volta pubblicamente, e per rendere testimonianza, e mi farebbe piacere se anche altre persone volessero dare testimonianza dei tanti favori e benefici della Madonna a tante famiglie mondragonesi.
Le foto sono di C' ERA UNA VOLTA MONDRAGONE
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