TROPPA GRAZIA, SANT’ANTONIO!!! Tante volte abbiamo sentito o usato questo detto, che si usa ironicamente per esprimere che si è ottenuto più di quanto richiesto, con conseguenze non del tutto positive.
Si tratta di un’espressione, che offre più di una spiegazione.
Dal Messaggero di Sant’Antonio si legge che quando il Santo fu canonizzato, venne letto un elenco infinito di fatti divini o miracoli per cui la folla incominciò a dire scherzosamente: - Troppa grazia, Sant’Antonio!
A Firenze il detto sarebbe legato al vescovo Antonio Pierozzi che, vissuto nella metà del XV sec. , veniva chiamato Antonino perché di struttura esile. Molti Fiorentini si recavano da lui per consigli e conforto e per questo fu soprannominato “Antonino dei consigli”. Un giorno una coppia si recò da lui per chiedere una preghiera di intercessione per avere figli. Poco dopo la coppia ebbe un figlio, poi un secondo, un terzo, un quarto, un quinto. Al sesto figlio i coniugi esclamarono: - Troppa grazia, Sant’Antonio!
L’espressione viene collegata anche ad un mercante, che, essendosi arricchito dopo una vita di stenti , riuscì a comprare un cavallo .Quando si trattò di montare in groppa, non riusciva a prendere lo slancio necessario perché aveva le gambe troppo corte. Dopo alcuni tentativi, si rivolse a Sant’Antonio e invocò la grazia. Poi, mettendo un eccessivo impeto nello sforzo, scavalcò l’animale e cadde dall’altra parte a gambe all’aria ed esclamò: - Troppa grazia Sant’Antonio!
Comunque sia, non si può negare che Sant’Antonio di grazie ne ha fatte davvero tante.
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